Alessandro Zan sul "frocio" urlato da Fognini: «Ha fatto bene a scusarsi, nello sport troppo odio, razzismo e omofobia»

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di Rita Vecchio

«È inaccettabile che l’Italia, già in fortissimo ritardo rispetto agli altri Paesi, sia l’unico Paese fondatore dell’UE che non è dotato di una legge contro i crimini di odio. Ogni giorno ci sono episodi di violenza e di discriminazione, compresa quella verso le donne per colpirne la loro carriera». Alessandro Zan, deputato Pd e attivista del movimento LGBT negli ultimi tempi alla ribalta per il Ddl omonimo contro l’omotrasfobia, ospite tra i più attesi del Giffoni Film Festival risponde così alle domande dei ragazzi. «L’approvazione di una legge simile darebbe una svolta a livello culturale, contro patriarcato e omofobia. A settembre riprendiamo la battaglia. Sarà una battaglia dura ma speriamo di farcela». 

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E sull'episodio recente dell'autoinsulto omofobo che ha riguardato il tennista Fabio Fognini («Sei un frocio!», ha urlato) nel match con Medvedev alle Olimpiadi, e del quale si è scusato con una Instagram Story scrivendo "Il caldo dà alla testa, amo la comunità LBGT", Zan risponde: «Bene che si sia scusato. Più che colpa del caldo, è colpa di un retaggio culturale che ha anche lui. Dimostra che c'è ancora molta strada da fare e che il glossario e il vocabolario è importantissimo. Dare un nome corretto alle persone e nominarle nella loro piena dignità è il primo passo per rispettrarle. Penso che Fognini abbia fatto bene a fare mea culpa. Nello sport sentiamo troppe volte di odio razzismo e omofobia, nella nostra educazione fatta di pregiudizi e stereotipi  scorre omofobia e razzismo. È con il lavoro nelle scuole e dentro se stessi che si può provare a superarlo. Anche a Fognini consiglio di fare un lavoro su questo». 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Luglio 2021, 18:26
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